Il vignaiolo non è un artista che disegna su un foglio bianco usando tempera e pennelli. È piuttosto uno scultore che ha di fronte un blocco di pietra e sa che dentro a quella pietra c’è già un’opera d’arte. Un’opera che deve solo liberare.
Così la vede Gianni. Grazie ad un bagaglio di conoscenze maturate lavorando con territori e stili diversi ha appreso la capacità di ascoltare il terroir, riconoscerne i segnali, intuirne le potenzialità, individuare la strada maestra per dare espressione enologica ad un territorio.